CalendaDante … MARZO

CalendaDante … MARZO

1 Marzo

Il sommo poeta Dante Alighieri nel marzo 1294 conobbe Carlo Martello d’Angiò, di passaggio da Firenze.
Carlo Martello era primogenito di Carlo II di Napoli e di Maria Arpad d’Ungheria. Fu Principe di Salerno dal 1289 e Re titolare d’Ungheria dal 1290 fino alla sua morte.

Così fatta, mi disse: «Il mondo m’ebbe 
giù poco tempo; e se più fosse stato, 
molto sarà di mal, che non sarebbe

Paradiso VIII, 49-51

3 Marzo

Si ritiene che il 3 marzo dell’anno 1265 nacque Gemma Donati, la cui nobile famiglia fiorentina ebbe un ruolo nel decretare l’esilio di Dante stesso.

All’età di 12 anni, attraverso un apposito atto notarile rogato presso il notaio ser Oberto Baldovini, venne promessa in sposa a Dante, figlio del guelfo Alighiero degli Alighieri.
Il matrimonio ebbe luogo quando Gemma aveva (forse) vent’anni, nella chiesetta di Santa Margherita de’ Cerchi, dove per la prima volta, all’età di nove anni, Dante avrebbe visto Beatrice.

4 Marzo

Il 4 marzo 1916 nacque a Bologna Giorgio Bassani: scrittore, poeta, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980.

Il «Giardino dei Finzi-Contini», pubblicato nel 1962, è il grande romanzo di un poeta, che lascia sulla pagina tante citazioni della Commedia.

Ma  è nel romanzo breve, e meno noto, «Dietro la porta» (1964) che Giorgio Bassani «rivela» l’amore per Dante raccontando la vita tra i banchi del liceo di Ferrara, il cui protagonista fa del verso dantesco
«L’essilio che m’è dato, onor mi tegno» (Tre donne intorno al cor mi son venute, v. 76)
il suo motto.

5 Marzo

Il 5 marzo 1922 nacque a Bologna Pier Paolo Pasolini. Scrittore, poeta, saggista, regista, tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.

Tra gli anni 1963 e 1965 – con un momento di brusca interruzione proprio in occasione delle celebrazioni per i 700 anni di Dante (nel 1965)
– «venne in mente» a Pasolini l’idea di una «riscrittura» della Commedia, un’idea di riscrittura che lo accompagnò per tutta la vita, tuttavia, la riscrittura pasoliniana della Divina Commedia non prenderà mai una forma compiuta.

Se Dante Alighieri è stato il primo poeta civile, Pier Paolo Pasolini è – come diceva Alberto Moravia commosso – l’ultimo poeta civile italiano: «L’Italia ha perso un poeta e di poeti non ce ne sono tanti, ne nascono due o tre in un secolo».

6 Marzo

Il 6 marzo 1475 nacque Michelangelo Buonarroti scultore, pittore, architetto e poeta italiano.
Un protagonista del Rinascimento italiano, Michelangelo è considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Dante in Michelangelo – osservò Walter Binni – non solo divenne termine alto e ardentemente vagheggiato di una assimilazione eroica di sé stesso nel contrasto col mondo e coi tempi, ma esempio di una poesia di verità.
Dei due sonetti dedicati a Dante si trascrive il 248:

 Dal ciel discese, e col mortal suo, poi
che visto ebbe l’inferno giusto e ‘l pio
ritornò vivo a contemplare Dio,
per dar di tutto il vero lume a noi.
    Lucente stella, che co’ raggi suoi
fe’ chiaro a torto el nido ove nacq’io,
né sare’ ‘l premio tutto ‘l mondo rio;
tu sol, che la creasti, esser quel puoi.
    Di Dante dico, che mal conosciute
fur l’opre suo da quel popolo ingrato
che solo a’ iusti manca di salute.
    Fuss’io pur lui! c’a tal fortuna nato,
per l’aspro esilio suo, co’ la virtute,
dare’ del mondo il più felice stato.

7 Marzo

Il 7 marzo 1785 nacque a Milano Alessandro Manzoni.
Già da giovane Manzoni conobbe e lesse le opere di Dante.
Nell’età matura, Alessandro Manzoni senza dubbio avvertì e riconobbe il valore artistico della Commedia, la sua varietà e la sua ricchezza lessicale e sintattica.
Nella serie ideale dei «padri della lingua», il secondo posto – osservarono con acume Giuseppe Patota e Valeria Della Valle – spetta ad Alessandro Manzoni (il primo è indiscutibilmente assegnato al Sommo poeta).

9 Marzo

Il 9 marzo 1883 nasce a Trieste il poeta Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli. 

Il «Canzoniere» è l’opera che comprende tutta la sua produzione poetica. 
«La bocca mi baciò tutto tremante» – lo storico verso 136 del V canto dell’«Inferno» – venne definito da Umberto Saba il più bel verso d’amore di tutta la letteratura.

Quando leggemmo il disiato riso 
esser baciato da cotanto amante, 
                            
questi, che mai da me non fia diviso,                          
la bocca mi baciò tutto tremante. 
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse: 
quel giorno più non vi leggemmo avante»

(Inferno, V, 133-138)

10 Marzo

Il 10 Marzo 1302 Dante Alighieri non avendo pagato la penale (cinquemila fiorini piccoli) venne condannato dal podestà alla confisca degli averi e ad essere bruciato vivo, se fosse venuto in potere del Comune di Firenze.
Dante Alighieri fu accusato, genericamente e senza prove, di aver commesso baratteria, concussione, estorsione, opposizione al pontefice e nei confronti di Carlo di Valois, di aver minacciato la pace della città di Firenze e della sua parte guelfa, e ancora di aver fomentato i dissensi tra Bianchi e Neri a Pistoia.

Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande
che per mare e per terra batti l’ali,
e per lo ‘
nferno tuo nome si spande!

(Inferno, XXVI, 1-3)

11 Marzo

L’11 marzo 1544 nacque a Sorrento Torquato Tasso:
l’«ultima grande voce poetica del Rinascimento» (Sapegno).

Nelle sue riflessioni teoriche sulla poesia, con i Discorsi dell’arte poetica (1565-1566) e Del poema eroico (1595), rivelò gli insegnamenti che pensò di trarre dalla lettura e dallo studio della Commedia.

Torquato Tasso riconobbe in tutta la sua opera la singolare grandezza di Dante Alighieri, ponendolo accanto ad Omero.
Nell’Apologia Torquato Tasso scrisse che la Commedia è «figura della vita dell’uomo contemplante».

12 Marzo

Il 12 marzo 1863 nasce Gabriele D’Annunzio.
Fu un lettore assiduo della Commedia ed anche un appassionato chiosatore del poema dantesco, come si può constatare da un esemplare della V ed. Scartazzini-Vandelli che si conserva nella biblioteca del Vittoriale.

L’8 gennaio 1900 fu chiamato ad inaugurare la cattedra per la Lectura Dantis in Orsanmichele, a Firenze.
In quest’occasione commentò il canto VIII dell’Inferno.

La lettura e lo studio della Divina si ritrova nei suoi lavori, soprattutto nelle pagine de Il Fuoco (1896-1900).
Ma diverse altre sono le citazioni dantesche che impreziosiscono le Prose di ricerca, i Taccuini e i suoi molti romanzi.

14 Marzo

Il 14 marzo 1861 il Tricolore diventa la bandiera del Regno d’Italia.

Nella Commedia l’autore e protagonista Dante assume anche il  ruolo di «profeta del mondo terreno», posizione che gli consente di scagliare invettive contro Firenze e gli altri Comuni italiani, causa del frazionamento politico («e l’un l’altro si rode», Purg. VI, 83), contro la Chiesa e l’Impero, ovvero avverso le massime istituzioni medievali, ormai incapaci nell’assolvere alla funzione affidata da Dio per guidare l’umanità intera.

Nella Commedia, per la prima volta, l’Italia è considerata non solo come un’espressione ed entità geografico-linguistica (come già nel De vulgari eloquentia) ma come una Nazione.   

15 Marzo

Il 15 marzo del 44 a.C. viene ucciso in Senato Giulio Cesare.
Dante Alighieri lo considerava il primo imperatore romano e come tale lo cita varie volte nella Commedia, sempre in termini molto positivi.

Alcuni esempi:
nel I Canto dell’Inferno Virgilio dice di essere nato sub Iulio, ancor che fosse tardi (v.70).
Nel IV Canto, dell’Inferno, ricompare tra gli «spiriti magni» (v. 119) ed è definito armato con gli occhi grifagni (v. 123).
In Paradiso (Canto VI) Giustiniano dedica a Cesare un’ampia parentesi.

Poi, presso al tempo che tutto ’l ciel volle 
redur lo mondo a suo modo sereno, 
Cesare per voler di Roma il tolle
.
(Paradiso, VI, 55-57)

Vincenzo Camuccini (1771-1844), La morte di Cesare, Museo Capodimonte, Napoli.

16 Marzo

Il 16 marzo del 37 d.C. muore l’imperatore romano Tiberio.
Nel VI canto del Paradiso il sommo poeta Dante Alighieri canta l’imperatore come il «terzo Cesare» (v. 86).
Infatti, per il nostro poeta, Tiberio era il terzo imperatore dopo Cesare e Augusto.

Ma ciò che ‘l segno che parlar mi face 
fatto avea prima e poi era fatturo 
                       
per lo regno mortal ch’a lui soggiace,  
diventa in apparenza poco e scuro, 
se in mano al terzo Cesare si mira 
con occhio chiaro e con affetto puro

(Paradiso, VI, 82-87)

17 Marzo

Il 17 marzo 1861 nacque il Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II suo re.
Una monarchia costituzionale, secondo la lettera dello Statuto albertino del 1848.

Per Dante Alighieri l’Italia è fondamentalmente una regione naturale – localizza bene i confini geografici, definendo l’Italia «il bel paese là dove ‘l sì suona» (Inf XXXIII 80) – e una regione linguistica.

Dante dal punto di vista geografico e linguistico ha una chiara concezione del nostro Paese ma non lo considera un’entità politica a sé.
All’Italia assegna un posto preminente nel Sacro Romano Impero (Monarchia II VI 10) del quale è «’l giardin» (Pg VI 105), e Roma la sua capitale naturale.

18 Marzo

Nel mese di marzo del 1294 Dante Alighieri divenne parte del comitato di ricevimento per Carlo Martello d’Angiò, figlio del re di Napoli Carlo II d’Angiò̀, in visita a Firenze.
Stando alle parole fatte pronunciare al personaggio (Paradiso, VIII 55-57):

«Assai m’amasti, e avesti ben onde;
che s’io fossi giù̀ stato, io ti mostrava
di mio amor più̀ oltre che le fronde»

con il giovane principe, scomparso troppo presto – l’anno seguente, dovrebbe essere sorta un’intesa intellettuale e un’amicizia determinata dal comune amore per gli studi.

19 Marzo

Il 19 marzo tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei Santi festeggiano la memoria di san Giuseppe. San Giuseppe è il santo nascosto, il santo del silenzio, quella figura a sostegno della Madonna nel proprio compito, nella propria vocazione.
Nel canto XXXIII, 19-33, c’è il «casuale acrostico» e il poco convincente saluto IOSEP AV da porre in relazione al contesto della preghiera di san Bernardo, autore dell’omelia In laudibus Virginis Matris ove si esalta la funzione protettrice di Giuseppe.

L’inizio di ogni terzina da 19 a 33 (IOSEP) …
I – n te misericordia, in te pietate
O – r questi, che da l’infima lacuna
S – upplica a te, per grazia, di virtute
E – io, che mai per mio veder non arsi
P -erché tu ogni nube li disleghi

A – ncor ti priego, regina, che puoi
V – inca tua guardia i movimenti umani …

21 Marzo

Il 21 marzo 1931 nasce la poetessa e scrittrice Alda Merini.

Il suo primo maestro è il padre, un impiegato delle Assicurazioni Generali di Venezia, che le insegna a leggere e a scrivere.
Già a otto anni conosce moltissimi brani a memoria della Commedia di Dante che legge e ri-legge continuamente in una elegante e bellissima edizione illustrata da Gustave Dorè.

Alda Merini è una delle poetesse più importanti del Novecento, candidata  per ben due volte al premio Nobel per la Letteratura dall’Accadémie française, nel 1996 e dal Pen Club Italiano nel 2001.

Seconda metà di Marzo

Nella seconda metà del mese di marzo del 1303 ci sarebbe stata una probabile rottura tra Dante Alighieri e i compagni di esilio che attribuirono alle sue tergiversazioni la responsabilità del fallimento delle due spedizioni contro Firenze.

Venne accolto a Verona.
Nella foto è ritratta la statua di Dante al centro della Piazza dei Signori a Verona, realizzata da Ugo Zannoni e collocata nella notte tra il 13 e 14 maggio 1865, quasi di nascosto per evitare che potessero intervenire gli allora occupanti austriaci.
La statua fu considerata un simbolo dell’Unità d’Italia nella città scaligera, termine che deriva da Bartolomeo della Scala, signore di Verona tra il 1301 e il 1304 che Dante definì «’l gran Lombardo» (Paradiso, XXVII v. 71).

24 Marzo

Il 24 marzo 1926 nacque a Sangiano (VA)
Dario Fo, drammaturgo, attore, regista, scrittore, illustratore e scenografo.
Nel 1997 vinse il Premio Nobel per la Letteratura.

Il sommo poeta Dante narra e canta di fra Dolcino Tornielli o Torielli, noto come Dolcino da Novara (1250 ca-1307), guida del movimento ereticale degli Apostolici nell’Inferno (XXVIII, 55-60):

«Or di’ a fra Dolcin dunque che s’armi, 
tu che forse vedra’ il sole in breve,
s’ello non vuol qui tosto seguitarmi,
sì di vivanda, che stretta di neve
non rechi la vittoria al Noarese,
ch’altrimenti acquistar non saria leve».

Del movimento ereticale dei dolciniani scrivono Umberto Eco nel romanzo Il nome della rosa e Dario Fo nella sua opera teatrale Mistero Buffo.

26 Marzo

Il 24 marzo 1266 avvenne il battesimo di Dante Alighieri al fonte battesimale nel battistero di San Giovanni, uno degli edifici più antichi della città.

Nella Commedia Dante scrive:

«Non mi parean men ampi né maggiori
che que’ che son nel mio bel San Giovanni,
fatti per loco de’ battezzatori»

(Inferno, XIX, 16-18)

31 Marzo

Il 31 marzo 1311 l’esule poeta Dante Alighieri inviò un’epistola (VI) ai fiorentini – indirizzata ai Neri – profetizzando loro gravissime sventure per la loro opposizione all’imperatore Arrigo VII, perché agiscono contro la pace e il benessere della città.

In questo periodo, Dante è ospite del conte Guido di Battifolle, nel castello di Poppi nel Casentino.

Si racconta che Dante abbia composto in questo periodo il XXXIII Canto dell’Inferno.

Foto: Il Castello di Poppi (Arezzo)

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