CalendaDante … AGOSTO

CalendaDante … AGOSTO

6 Agosto

Il 6 agosto 1284 si ricorda la battaglia della Melora. Fu la più cruenta e decisiva delle battaglie navali tra le due repubbliche di Genova e di Pisa, nella secolare lotta per il dominio del Tirreno. Con questa battaglia ebbe inizio il declino di Pisa come potenza marinara.
Per aver effettuato una manovra sospetta, il conte Ugolino (Inferno, XXXIII, 1-75) fu accusato di tradimento e rinchiuso insieme agli altri uomini della sua famiglia nella Torre dei Gualandi e lasciato morire di fame.

Il 6 agosto 1978 muore papa Paolo VI, che mostrò in diversi momenti del suo pontificato un particolare affetto e legame per Dante Alighieri. Il 7 dicembre 1965 pubblicò il motu proprio Altissimi cantus, in occasione dei festeggiamenti per il settimo centenario della nascita del Sommo Poeta.

Nella foto: la torre settecentesca che sorge nello specchio di mare teatro della celebre battaglia

13 agosto

Il 13 agosto 1300
Dante Alighieri contrasse con il fratello Francesco un nuovo debito di 90 fiorini, verosimilmente dovuto a spese legate ai suoi incarichi politico-amministrativi. 

Fonte: Fonte: M. Santagata, 20 finestre sulla vita di Dante, Mondadori, 2012.

A lato: Giotto e la sua bottega, Il più antico ritratto di Dante (probabilmente ad oggi), part. del ciclo di affreschi che rappresentano il Paradiso, Museo del Bargello, Firenze.

15 agosto

Dal 12 giugno dell’anno 1300
al 15 agosto dello stesso anno,
Dante Alighieri venne eletto priore.

Svolse il priorato assieme a Noffo di Guido, Neri di Jacopo del Giudice, Nello d’Arrighetto Doni, Bindo di Donato Bilenchi, Ricco Falconetti.

Fonti: N. Mineo, Dante, Laterza, 1992; M. Santagata, 20 Finestre sulla vita di Dante, Mondadori, 2012. 

Nella foto a lato: Sandro Botticelli, Dante Alighieri, 1495 ca, Ginevra, collezione privata.

16 agosto

Il 16 agosto 1289, a ventiquattro anni,
un giovane Dante Alighieri partecipò alla presa del castello di Caprona (a est di Pisa) agli ordini del guelfo pisano Nino Visconti, alleato di Firenze.
Un ricordo personale dell’episodio si trova compendiato nel XXI Canto dell’Inferno
(«così vid’io già temer li fanti / ch’uscivan patteggiati di Caprona, / veggendo sé tra nemici cotanti»).
«Incontra» e ri-evoca l’anima del «giudice Nin gentil» (con cui deve essere nata negli anni successivi una frequentazione amichevole) nell’VIII Canto del Purgatorio (vv. 46–84).

A sinistra: la suggestiva Torre di Caprona (piccola frazione a 16 chilometri da Pisa), posta in equilibrio quasi surreale su uno sperone roccioso che cade a strapiombo.

20 agosto

Il 20 agosto si ricorda la memoria liturgica di san Bernardo (1090-1153) fondatore, con altri dodici monaci, nel 1109, di un nuovo monastero nella Champagne: così nacque Clairvaux (Chiaravalle), di cui Bernardo sarà abate fino alla morte.

La «figura» di san Bernardo affiora soltanto nei canti del Paradiso dal XXXI al XXXIII. È opportuno ricordare un’acuta osservazione di Étienne Gilson (Dante et la philosophie, pp. 278-279), per cui il Sommo Poeta «in un ordine dato sceglie sempre colui che comanda in quest’ordine, come Virgilio in poesia, Tolomeo in astronomia, Aristotele in filosofia, s. Domenico in teologia, s. Francesco in teologia affettiva e s. Bernardo in teologia mistica».

24 agosto

Il 24 Agosto 1313 morì improvvisamente a Buonconvento (Siena) l’imperatore Enrico VII di Lussemburgo dopo esser stato incoronato, il 29 giugno 1312, re dei Romani e imperatore del Sacro Romano Impero.

Scese in Italia nel 1311 per restaurare il potere imperiale e porre fine alle rivalità tra guelfi e ghibellini ed essere incoronato imperatore, ma incontrò l’ostilità di papa Clemente V, Filippo IV di Francia e del re di Napoli Roberto d’Angiò. 

L’intervento pacificatore dell’imperatore Enrico, fu a lungo caldeggiato anche dallo stesso Dante che in occasione della discesa in Italia di Enrico (Arrigo VII) scrisse tre lettere indirizzate ai principi d’Italia, ai Fiorentini e all’imperatore stesso (Epistola ad Arrigo VII).

Foto: a destra Tino di Camaino (1285-1337), Monumento funebre di Enrico VII, part., 1313, Duomo di Pisa.

Estate 1321

Nell’estate dell’anno 1321
Dante Alighieri fece parte di un’ambasciata inviata da Guido Novello a Venezia.
Sembra che Dante durante il viaggio si sia ammalato di malaria.

Fonte: N. Mineo, Dante, Laterza, 1992.

A destra: Andrea Pierini, Dante Alighieri legge la Divina Commedia alla corte di Guido Novello, Galleria d’Arte Moderna di Firenze.

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