Intervista a Floriana Gavazzi (RAI). Tra scuola e giornalismo.

Intervista a Floriana Gavazzi (RAI). Tra scuola e giornalismo.

Articolo di Marta Schipa, stagista presso la Società Dante con la quale ha svolto il suo “Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento” (ex alternanza scuola-lavoro).

La velocità e l’iper-connessione hanno messo in secondo piano l’importanza della precisione nell’elaborazione di un testo scritto”. Floriana Gavazzi – giornalista che svolge il proprio mestiere in Rai dal 1994, anno in cui ha svolto il concorso che le ha dato la possibilità di passare dall’insegnamento al giornalismo – non ha dubbi: “anche nel nostro lavoro la fretta di pubblicare per primi una notizia diminuisce la qualità e la precisione. La Scuola, in tutto questo, può svolgere un ruolo importante.” Ed è proprio del contatto tra la scuola e il giornalismo, tra la lingua, la scrittura e come questi strumenti vengono insegnati e studiati, ciò di cui abbiamo dialogato. Prima del colloquio, abbiamo potuto visitare gli ambienti di lavoro dove Gavazzi svolge quotidianamente le proprie attività: dagli studi televisivi a quelli radiofonici, dalla redazione agli studi dove vengono registrati e montati i servizi.

Marta Schipa, stagista Dante, insieme a Floriana Gavazzi negli studi Rai Alto Adige-Südtirol

Il passaggio da insegnante a giornalista


“Dopo essermi laureata in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, ed aver svolto un dottorato in teatro, ho insegnato per otto anni in una scuola superiore. Avendo avuto l’occasione di partecipare al concorso Rai che mi ha portata a diventare giornalista, sono entrata in contatto con numerosi aspetti della società: dalle imprese ai sindacati, dalla politica fino alla giustizia. Insomma, ho potuto conoscere vari ambienti” ha iniziato a raccontare Gavazzi.
Che cosa le è tornato utile nel cambio di mestiere, ovvero nel passaggio dall’insegnamento al giornalismo? Sicuramente lo studio della filosofia e lo stile di scrittura. Ad essere modificata nella sua nuova realtà, però, è stata proprio quest’ultima: la scrittura. “All’interno del mondo radiofonico e giornalistico, le frasi dei testi devono essere brevi ed efficaci, formulate in modo paratattico evitando quelle di tipo ipotattico” spiega Gavazzi.

La velocità e l’ossessione per pubblicare per primi una notizia toglie tempo alla revisione e alla correzione dei testi. Serve essere precisi

Floriana Gavazzi

Ad essere tralasciata durante la scrittura e la pubblicazione di articoli, per Gavazzi, è la precisione che, con i tempi estremamente rapidi dettati dal web, passa in secondo piano. “Forse, questa particolare attenzione, non è più richiesta in quanto, nel giornalismo, la velocità e l’ossessione per pubblicare per primi una notizia toglie tempo alla revisione e alla correzione dei testi. Questo modo di lavorare non mi ha mai appassionato; forse utilizzo schemi vecchi ma – sottolinea Gavazzi – l’essere iper-connessi ci fa perdere l’equilibrio e il rapporto con noi stessi.”
Secondo Gavazzi sarebbe proprio la scuola a ricoprire un ruolo fondamentale: “L’istituzione scolastica deve far mantenere il ‘contatto con sé stessi’. Oggi, forse, questa cosa non viene fatta e, invece, vengono privilegiate tante altre attività; così si perde la propria unicità”.

D’altra parte, la scrittura – vista anche la recente introduzione delle due prove scritte agli Esami di Stato 2022 – è una capacità fondamentale richiesta nel percorso scolastico di ogni studente.
E se ad entrare a scuola come esperti fossero proprio quelli che tutti i giorni lavorano con la scrittura, quindi i giornalisti? Forse la preparazione migliorerebbe?
“Nell’ultimo periodo ho potuto svolgere come relatrice qualche corso di formazione incentrato sulla didattica delle scrittura, insistendo su chiarezza e leggerezza, ma anche sul linguaggio evocativo. Credo – continua Gavazzi – che i giornalisti possano insegnare delle cose interessanti a scuola. Il prossimo anno svolgerò un workshop con alcuni alunni delle scuole medie che stanno preparando un progetto per Radio Sacra Famiglia. Mi è stato chiesto di accompagnare i ragazzi ponendo l’attenzione sullo stile di scrittura, ma anche sulla voce.”

Un ruolo centrale per entrare di nuovo nel mondo della scuola – questa volta come giornalista – lo ha avuto Raffaella De Rosa, ex insegnante, ora Presidente de La Dante, in quanto, nelle tracce della prova di Maturità degli anni passati era prevista anche l’opzione di un articolo giornalistico, poi trasformato in argomentativo.
In conclusione, leggerezza, chiarezza e precisione – anche se, a primo impatto, possono sembrare qualità superate e anacronistiche – sono tanto importanti nel giornalismo quanto nel mondo della scuola.

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