Dante in arte

Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.

Gustave Doré, Arrivo di Caronte

FRANCESCO LUCIANETTI
CARON DIMONIO

Nella religione greca e romana Caronte era il traghettatore dell’Ade, il loro regno dei morti e trasportava le anime dei defunti attraverso il fiume Acheronte ma solo se avevano, dopo la morte, ricevuto gli onori funebri rituali o, secondo altre versioni, se avevano pagato un obolo. Di qui la tradizione romana di mettere una moneta sotto la lingua dei morti prima della sepoltura.
Dante ce lo presenta come un vecchio canuto ma vigoroso, accentuando i suoi tratti demoniaci di strumento della giustizia divina che trasporta però solo i dannati. Egli simboleggia la morte e il suo aspetto è spaventoso: mentre fa salire i dannati li minaccia e percuote con il remo se non si affrettano.

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