Dante in arte

Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.

William Blake, Inferno Canto XIII

GALEAZZO VIGANÒ
IACOPO DA SANTO ANDREA

Padovano, figlio di Odorico da Monselice, rimasto erede (1199) di un’enorme fortuna, la dissipò letteralmente in poco tempo. Si dice che sia stato ucciso su ordine di Ezzelino IV, ma secondo altre versioni sarebbe morto in povertà nell’ospedale di Ferrara.
Si narrano anche i suoi incredibili sperperi come quando bruciò una sua villa per assistere ad un grande incendio, oppure quando, durante una gita sul fiume Brenta, gettava monete nell’acqua.
La sua pena descritta da Dante è spaventosa: dopo aver cercato invano di sfuggire a cagne fameliche nel bosco dei suicidi ed essersi nascosto dietro ad un cespuglio, viene dilaniato letteralmente mentre il suicida che formava il cespuglio, si lamenta per il dolore che gli viene provocato.

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