Dante in arte

Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.

Giotto (scuola di), Dante

ALIGI SASSU - 2
IL VOLTO DI DANTE

Il vero volto di Dante, uno dei misteri più affascinanti, qui nell’interpretazione di Aligi Sassu.
Molti sono tuttavia gli artisti che, nel corso dei secoli, hanno cercato di raffigurarlo. Nel 1495 lo fece Sandro Botticelli e anche Giorgio Vasari lo rappresentò insieme a Boccaccio, Petrarca, Cavalcanti, Landino e Ficino.
Persino Giotto, suo contemporaneo, raffigurò Dante come un giovane serio dal profilo prominente nella Cappella Maddalena del Palazzo del Podestà di Firenze. Fu tuttavia Boccaccio che mise per iscritto le caratteristiche fisiognomiche del grande poeta: Dante non era molto alto, aveva il viso lungo e il naso aquilino sotto due occhi grandi e una mascella sviluppata, così che il labbro inferiore era più sporgente di quello superiore, con un atteggiamento serio e pensoso.
Da allora in poi questi sono diventati i dati caratteristici presenti nei ritratti e nelle descrizioni del poeta. 

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